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Smaltimento plastica

Prima di vedere come procedere allo smaltimento plastica e al suo recupero, vediamo cosa si intende quando parliamo di plastica e quali sono le tipologie di  plastica da poter recuperare.

Le plastiche sono formate da macromolecole chiamate polimeri, che a loro volta sono formate da molecole più piccole che formano delle catene chiamate monomeri. Esistono diversi tipi di plastica, che si differenziano tra loro per l’aspetto che hanno esteriormente e l’utilizzo per cui sono destinati, ma hanno tutti in comune determinate caratteristiche precise: sono prevalentemente economiche, lavabili, leggere, fortemente malleabili una volta che vengono riscaldate, riproducibili in serie mediante appositi stampi e funzionali per tutto, specialmente per conservare i cibi.

Smaltimento plastica: Quali tipi di plastica esistono?

isola di plastica
La plastica è uno degli elementi di inquinamento maggiore nei nostri mari. Nella foto la cosiddetta “Isola di plastica” dell’Oceano Pacifico, il cosiddetto Plastic Waste Vortex: una distesa di plastica galleggiante grande circa tre volte la superficie della Francia.

La plastica ormai è molto diffuso sul pianeta, specialmente le materie plastiche utilizzate per i prodotti di consumo, sono:

  1. il polietilene (PE): viene utilizzato principalmente per produrre sacchetti, bottiglie, tubi, giocattoli, cassette e nastri adesivi;
  2. il polipropilene (PP): viene utilizzato prevalentemente per produrre oggetti per l’arredamento, moquette, flaconi di detersivi per la casa e per la cura della persona, contenitori per alimenti e mobili da giardino;
  3. il cloruro di polivinile (PVC): viene utilizzato prevalentemente per produrre vaschette per le uova, pellicole isolanti e tubazioni, è usato così tanto da trovarsi anche tra le mura di casa, nelle porte, nelle piastrelle, nelle finestre e addirittura nelle carte di credito;
  4. il polietilentereftalato (PET): viene utilizzato prevalentemente per produrre bottiglie di acqua minerale oppure quelle delle bibite, ma anche per la creazione di fibre sintetiche;
  5. il polistirene, conosciuto molto come polistirolo (PS): viene utilizzato prevalentemente per produrre tappi, posate, piatti e vaschette per alimenti.

Come fare smaltimento plastica?

smaltimento plasticaUna delle ragioni più importanti che spinge le persone ad effettuare la raccolta differenziata della plastica, è il lungo lasso di tempo che questa impiega a degradare nella natura. Ad esempio un contenitore in polietilene (PE) o in cloruro di polivinile (PVC) se abbandonati nell’ambiente impiegano da minimo 100 anni ad un massimo di 1000 anni per degradarsi. Gli oggetti che a prima vista sembrano inconsistenti, come un semplice sacchetto oppure una vecchia carta telefonica, impiegano almeno 1000 anni.

La plastica può essere smaltita fondamentalmente in due modi: recuperandola oppure riciclandola, da questi metodi non solo vengono creati nuovi prodotti ma anche calore, energia ed elettricità.

Riciclaggio meccanico della plastica

Il riciclaggio meccanico permette di trasformare la materia in materia, cioè la plastica inutilizzata viene utilizzata per creare nuovi prodotti; questa tecnica consiste prevalentemente nella rilavorazione meccanica o termica dei rifiuti.

Smaltimento Plastica
Smaltimento Plastica

Riciclaggio chimico della plastica

Il riciclaggio chimico invece prevede di trasformare le plastiche utilizzate in monomeri pari a quelli vergini, da poter utilizzare di nuovo nella produzione.

Rifiuti di plastica riciclabili

Non tutta la plastica è riciclabile, infatti molte tipologie devono essere necessariamente smaltite. Ecco quali sono i rifiuti di plastica che è possibile riciclare:

  • bottiglie e contenitori per liquidi;
  • contenitori con le sigle PVC, PET e PE;
  • flaconi utilizzati per la pulizia della casa o per l’igiene della persona;

    Rifiuti di plastica riciclabili
    Rifiuti di plastica riciclabili
  • bottiglie di shampoo o bagnoschiuma;
  • detersivi generici;
  • vaschette per l’asporto dei cibi e le confezioni degli alimenti;
  • polistirolo degli imballi;
  • borse in nylon e plastica in pellicola.

Rifiuti di plastica non riciclabili

I rifiuti, al contrario non si possono assolutamente i riciclare. Ecco dunque quali tipologie di rifiuti devono essere avviate al processo di smaltimento plastica:

  • contenitori che non hanno le sigle PVC, PET e PE;
  • contenitori che contengono residui di materiali organici, come cibi, oppure sostanze pericolose, come la vernice;

    È bene dividere e distinguere i rifiuti di plastica riciclabili da quelli non riciclabili
    È bene dividere e distinguere i rifiuti di plastica riciclabili da quelli non riciclabili
  • giocattoli, videocassette e musicassette, custodie per cd;
  • piatti, posate e bicchieri in plastica;
  • tubetti di dentifricio e bottiglie di olio;
  • rifiuti ospedalieri di ogni tipo: siringhe, sacche di plasma, contenitori per liquidi fisiologici;
  • articoli per l’edilizia;
  • grucce appendiabiti;
  • beni durevoli di plastica di ogni tipo: elettrodomestici, articoli di casalinghi.
Indice: Smaltimento plastica

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